Talvolta, per irraziocinio e maleducazione, il nostro linguaggio si adatta alla volgarità. Per chi non pratica quotidianamente questi termini e non si rivolge ai superiori od ai clienti con un linguaggio che tenderebbe a far prevalere una fattispecie di brutalità per una improbabile affermazione, queste forme di comunicazione provocano un inutile fastidio. Si possono evitare nella ordinarietà oltre che nei rapporti di subbordinazione?