Sì, è una regola di galateo, ma ci sono alcune riserve.
Io sono una collezionista di libri di galateo e ti dirò che l'atteggiamento nei riguardi di questa regola è molto cambiato, nei manuali di galateo, nel corso del tempo.
Il primo manuale che io ho "Il nuovo saper vivere", di Paolo Reboux (1932) lo reputa una regola piuttosto ferrea. Nel corso del tempo l'atteggiamente si è modificato perché alcuni lo interpretano come un marcare la differenza tra i sessi, quindi un segno di maleducazione sessista, del tipo: "io pago per te, quindi tu mi sei inferiore". Ma questa interpretazione, che era in voga ai tempi della lotta femminista, oggi non è più tanto diffusa. In sintesi, ora i manuali di galateo suggeriscono di applicare la regola con elasticità, tenendo conto della donna con cui si esce ed evitando di ferire i suoi sentimenti o di urtare le sue convinzioni.
Ma ora, scusami, non resisto a dire la mia e a fare una piccola noticina personale. Io adoro tutti gli atteggiamenti di cavalleria, compreso il pagare, se possibile, per la propria donna. Un uomo che lo fa ti dimostra che prima del denaro ci sei tu ed è davvero molto bello. Allo stesso modo, amo che mi si ceda il passo o che mi si apra la porta. L'uomo che lo fa non si umilia, ma appare come un romantico cavaliera d'altri tempi. Ops, scusami del parere non richiesto. Spero che l'informazione di prima ti sia stata utile.