Domanda:
Vi siete mai trovati in situazioni imbarazzanti?
John
2013-01-12 06:05:44 UTC
Sono andato con la moglie, a trovare un coscritto che non vedevo da tempo; sapevo che era riuscito, dopo tanti anni di risparmi, a comperare un appartamentino che sognava da una vita e dal quale si gode una bella vista su di un parco cittadino. Lo conoscevo da sempre come “ambientalista viscerale” e il suo sogno era proprio quello di avere un parco o bosco vicino a casa, orbene. Mentre io e la moglie eravamo prodighi di complimenti, è arrivato un suo conoscente il quale, con aria da intenditore: “Ma in che razza de büs te se finì” (in che razza di buco sei finito). L’ho fulminato con gli occhi, ma che altro potevo fare? Possibile una simile mancanza di galateo o educazione? Avete esperienze da raccontare?
Undici risposte:
?
2013-01-12 22:24:14 UTC
Carissimo Nonno Eugenio,



racconto una storia che mai potrò dimenticare.Ero ormai prossima alle nozze,dopo cinque anni di fidanzamento. I miei erano anziani,ma ancora stavano bene in salute.



Mio padre decise di rinfrescare e tappezzare la casa, voleva lasciare tutto in ordine e pulito.Li dissuasi visto l' età, ma poi considerando che per lui era una gioia e la casa meritava, decisi di lasciarli fare, apportando però gli aiuti necessari.



Quando fu il momento di scegliere la carta da parati,li consigliai,ma li lasciai liberi nella scelta;in fondo loro dovevano vivere in quella casa, quindi loro dovevano essere contenti.



Passarono diversi giorni tra tappezzare,imbiancare la cucina e il bagno, impiombare il pavimento,una bella faticaccia, ma alla fine i miei genitori erano felici e gongolanti e si complimentavano per gli operai che erano stati onesti nel prezzo e non avevano lasciato in giro molto sporco.



Giunse il momento tanto atteso per mostrare il capolavoro al fidanzato della figlia e ai genitori del fidanzato. Bene,la futura suocera sempre critica con tutto e tutti,in quanto parte dal presupposto che solo lei dice giusto e sa fare le cose come si deve,entrò e fu una delusione...



Il gioiello di casa che doveva essere dono all' unica figlia che tra poco si sarebbe sposata, divenne subissato da esclamazioni tipo; oh no,ma perché, no no non mi piace, troppa scura la tappezzeria, occorreva il bianco perché avesse più luce, il bianco è fine...



Mio padre le disse:Mi dispiace per lei,ma intanto dobbiamo viverci noi; il marito la guardò esterrefatto e impallidì senza poter pronunciare parola; il fidanzato imbarazzato si scusò dicendo che era difficile per lei dire che andava bene qualcosa.



Dispiaciuta per non fare questioni,stetti zitta,ma quando rimanemmo a tu per tu con il fidanzato,ora mio marito,ribadii il mio rammarico.Mi disse scherzando:"E cosa vuoi fare è convinta che solo lei la fa giusta,anzi meglio, quando va a gabinetto,dice che lei la fa profumata..." Finimmo in una risata, riportai la battuta a mio padre, il quale rise di cuore e sicuramente ride ancora adesso dal Cielo.



Questo capita quando si è privi di tatto, per non dire maleducati. Che vuoi fare? Certe persone hanno la sensibilità di un pachiderma, senza contare poi che in loro l' invidia e la gelosia la fanno da padrone;ma di questo ne parleremo un' altra volta...Grazie per la bella domanda un carissimo saluto a te e a tutti.
anonymous
2013-01-12 22:44:58 UTC
Caro Eugenio, è strano, ma sembra che una curiosa legge di natura crei più brutti che belli, più sciocchi che intelligenti, più cafoni che gente dotata di garbo.

Aneddoti ne potrei raccontare a diecine, ma uno solo, capitato a mio padre, lo ricordo sempre perché lo raccontava spesso e ci rideva sopra.

La mia mamma era piuttosto bella, ma anche lui non era male, però lei, piccola e minuta, sembrava più giovane di quanto fosse.

Tra i due, c'erano 8 anni di differenza. Incontrando una persona, costui chiede a mio padre, papale papale: "com'è carina, è tua figlia?" e mio padre, serafico: "No, è mia nipote!"

Ecco, forse l'ironia e magari il sarcasmo, sono le armi per difendersi da certi buzzurri.

Un caro saluto.
Giorgio
2013-01-12 09:34:50 UTC
Personalmente non mi pare.Ma di persone che hanno dimostrato di essere un po rozze ne ho conosciute.Buona serata Nonno Eugenio.
fulmine
2013-01-12 15:17:12 UTC
Io ho fatto spesso gaffes di rilievo, ma ti devo dire una cosa: cerco Sempre il lato buono delle cose e questo è disprezzo, non mancanza di rispetto, forse mosso da invidia. Ti do 10 per l' occhiataccia ma gli insensibili e i perfidi restano all' opera. Ciao.
?
2013-01-12 09:52:49 UTC
come da un po' si dice scopiazzando la tv "ha fatto la battuta...!"

(oggi voglio essere buona e comprensiva)

non ricordo molte circostanze volutamente imbarazzanti ma non posso dimenticare, ad una serata importante, una signora molto cerimoniosa che ha salutato la moglie del prefetto Russo con "Che piacere incontrarla Signora Rutto!"

E cadde il silenzio.
Frency
2013-01-12 07:59:42 UTC
Buon giorno Nonno Eugenio : )

Chiamerei la situazione una e vera propria mancanza di tatto.......della serie conta fino a dieci e se non sei sicuro continua a contare.

Nella mia vita sono stata fortunata.

Quando ero io la protagonista di situazioni poco ma poco piacevoli (tipo una bella pizza cadutami sulle ginocchia) e altre esperienze non dipendenti da me o dalla mia distrazione, ho sempre trovato amici o persone intelligenti che mi hanno aiutato ad uscirne ma soprattutto ho fatto fede alla mia innata autoironia. Peraltro apprezzata : )

Per quanto riguarda l'esserne spettatore in un certo senso è quasi peggio. In quei momenti mi sono sempre chiesta come mi sarei sentita o cosa avrei voluto facessero gli altri per darmi una mano a togliermi d'impaccio. Per questo mio modo di vedere le cose posso dire con assoluta certezza che non mi sono mai permessa di offendere deridere o peggio fare battutacce da pochi soldi solo per essere al centro dell'attenzione. Tutti noi prima o poi assistiamo all'imbarazzo o ne siamo vittime inconsapevoli ma ciò non significa perdere la dignità.

Nel tuo scritto denoto una certa ignoranza (scusa) da parte di quel conoscente che ci giurerei voleva farsi bello agli occhi di chi non si sà. La peggior spece! Fortunato che nessuno gli abbia risposto con nonchalance ma a tono. Della serie "quando ci vuole ci vuole".

Concludo citando:

"Quando la nebbia dell'ignoranza sarà dispersa dalla meditazione, riconoscerete la giusta via."

Paramahansa Yogananda



Buona serata

Un sincero abbraccio
Mr. Pickwick
2013-01-12 07:01:01 UTC
Sì, capita. Nella vita ci sono persone dotate di pochissimo tatto, per non dire che ne sono completamente prive.

In realtà la cosa non mi scandalizza tanto, sono abituato a prendere le persone per quello che sono, accettandone i lati positivi e quelli negativi. Probabilmente non lo fanno con cattiveria.
?
2013-01-12 06:53:15 UTC
Ciao Nonno Eugenio!

Caspita, che tatto, il conoscente!

Mia cognata, quando è nato il mio nipotino (figlio di mia sorella..), entra nella stanza dell'ospedale e dice (davanti ad entrambi i neo- genitori) : " Oh che bel matalet! speriamo che non gli vengano le orecchie di suo padre!"
Amelia
2013-01-12 07:59:31 UTC
Non può essere che il conoscente stesse scherzando? Sai, delle volte, approfittando della confidenza, alcuni dicono delle cose tremende, ma per scherzo! Io, per dirti, ho un' amica che, quando mi telefona inizia dicendomi: "ciao,disgraziata!" (perchè io sono avara sulle telefonate e non la chiamo quasi mai, mentre lei mi chiama molte volte....).

O forse al conoscente è scappato senza malizia un giudizio secondo lui giusto, perchè non a tutti piace avere il verde e la quiete del parco sotto casa.

Io la mia ultima figura l' ho fatta poco fa. Mia nuora, uscendo, mi ha affidata la nipotina di quattro mesi. Da quando avevo i miei figli piccoli son passati anni, e, in questi anni, molte cose sono cambiate. A quattro mesi ai figli davo ancora solo latte e lo preparavo ogni volta perchè non c' erano i biberon che restano caldi. Mia nuora mi ha detto soltanto che la piccola doveva fare ilpasto e mi ha lasciato questo biberon, che nell' astuccio non sembrava un biberon, e un contenitore. Io l' ho aperto e ci ho trovato una pappa che sapeva di yogurt ai cereali. Ho pensato che mia nuora fosse una incosciente. Sono uscita e ho comprato il latte in polvere, della marca che avevo dato ai miei figli e che per fortuna c' è ancora. Così la piccola ha mangiato. Quando mia nuora è tornata, vedendo che non avevo usato quelle cose che mi aveva lasciato, mi ha veramente aggredita. Credeva che avessi la piccola senza mangiare, che mi fossi dimenticata di darglielo a causa dell' età. Mi ha detto di tutto e mi ha ha fatto passare da stupida e incapace davanti a mio figlio. Mi viene da piangere se ci penso. Io alla mia nipotina voglio un mondo di bene, ma se nessuno mi spiega il "progresso", cosa ne so io?

Ecco la mia ultima figura, mi sento vecchia, sorpassata, finita, e tanto avvilita.

Ciao, nonno, spero che con i nipotini tu riesca a fare meglio di me.
GattaMammonA
2013-01-13 05:58:04 UTC
Di una situazione analoga, ma dal ato opposto, fu protagonista mio nonno tanti anni fa, quando la nipote col marito vennero a trovarlo. Viveva ( e ci vivo io ancora) in una casa padronale toscana di campagna degli anni '20, con aia, campi, cantine,ecc. Dopo un po' di conversazione, il nipote acquisito (fra l'altro, con un sacchetto di insalata e ortaggi prodotti da mio nonno e ragalatigli) sbotta, osservando le foglie che il vento trascinava sull'aia "ma perchè non vendete tutto e andate in un appartamentino come io e ***, invece di stare qui in questo sudiciume?" Mio nonno era un signore e non ribatteva mai, la nipote arrossì, fra l'altro l'affitto della casa in cui abitava lo pagava il Fratello di mio nonno, perchè il genero è sempre stato un vagabondo.

E così mi sembra la situazione che ha descritto: io ci sento una punta di invidia, non so lei, Nonno...)))

Scusi se la chiamo sempre e solo Nonno, benchè lei sia più giovane di mia mamma, ma da quando non ho più i nonni ho bisogno di chiamare "nonno" qualcuno...

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Amelia: perchè non ricordi a tua nuora che suo marito lo hai allevato te, e quindi se ora è sposata e con figli è anche merito tuo???
?
2013-01-13 07:48:48 UTC
Effettivamente non è stato molto delicato ma in alcuni casi di amicizia stretta alcuni commenti pesanti passano come frecciatine e ci si ride sopra. Dipende da che rapporto avevano i due personaggi in questone.

Non sono una persona che pondera a lungo sulla frase migliore al fine di non ferire nessuno, quindi spesso mi capitano aneddoti simili. In ambito universitario spesso faccio battutacce sui compagni che vengono bocciati ad un esame a causa di domande banali. Mi capita spesso nei turni alla croce rossa di dire qualche parola di troppo nei confronti di qualche paziente a riguardo delle sue patologie, a volte lo faccio di proposito per tenerli vigili, con gli abitudinari (es. dializzati che vedo tutte le settimane) invece mi capita qualche gaffe.

In genere dalle mie parti si è molto tolleranti verso questo genere di situazioni, è difficile che qualcuno si offenda in modo deciso, anzi spesso capita che se la discussione si apra a più persone siano gli altri a darti man forte magari rincarando la dose. In genere poi la faccenda si archivia in poco tempo tuttavia a distanza di anni capita spesso che venga ricordata e allora diventa l'autore della gaffe il principale bersaglio dello schernimento.



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"Nel tuo scritto denoto una certa ignoranza (scusa) da parte di quel conoscente che ci giurerei voleva farsi bello agli occhi di chi non si sà. La peggior spece!"



Hai ragione Frency proprio ignoranti. Per curiostià specie si scrive con la "i" o senza? Meglio imparare la grammatica piuttosto che le citazioni di Banana Yoshimoto.



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La differenza è che la mia risposta parte da un punto di vista soggettivo su mie esperienze (come chiedeva la domanda infondo), mentre la signorina del tutto fuori tema ha voluto concludere affibbiando epiteti invece di guardare in casa propria (sezione galateo, lo ricordo).

Poi che siate amici e tu la difenda a spada tratta nel bene o nel male, è un altro discorso.

Per la cronaca i punti e le virgole delineano la mia modalità di scrittura. Io autore del mio testo stabilisco se e quanto lunghe debbano essere le mie subordinate avendone l'arbitrio nel 99,9% dei casi. Criticare l'uso del punto fermo è veramente fuori luogo e denota una ricerca esasperata di errori nel mio testo che per tua sfortuna non hai trovato.

Solo perchè non abbia citato qualcuno non significa che il mio testo sia da buttare.



Io mi baso su un fatto (l'errore) che altrimenti non può essere, mentre le tue sono critiche basate sul mero gusto che hai verso le subordinate corte. Le tue argomentazioni sono invalide al fine di vincere un dibattito di questo tipo.


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