Complimenti a Franco e all’Avvocato che tengono alto il prestigio di questa Categoria così poco frequentata, non perchè non abbia importanza ma perchè di persone gentili ed educate ne girano proprio poche; basta leggere le risposte di un certo Ste, infiorate di volgarità da marciapiede del quartiere Soho di Londra. Permettetemi due righe a proposito del Galateo.
La parola cortesia deriva dalla parola “Corte” che evocava ai tempi, le superiori qualità di carattere e comportamento di chi era vicino al potente di turno; un comportamento quindi da “gentiluomini”. Se qualcuno ci tratta con rispetto ci sentiamo subito valorizzati come persona; traduciamo quindi quell’atto in un potente messaggio di autostima
Le persone cortesi e gentili sono quelle che hanno “educato” il proprio comportamento e si sono sforzate di migliorarlo. Cortesia e gentilezza sono “empatia” all’opera perché aprono canali senza i quali è difficile comunicare o aprire relazioni costanti. C’è poi sempre un ritorno benefico per le persone che si comportano in maniera cortese perché il loro dialogare viene preso in considerazione dalla controparte; cosa che non avviene se c’è un atteggiamento scortese e irrispettoso.
Vien da sé che anche i rapporti ne risentono subito perché cortesia e buone maniere son da sempre il viatico per ogni buona o riuscita impresa. Se poi consideriamo la sofferenza per entrambi che genera il cattivo rapporto con gli altri, abbiamo un ulteriore motivo per essere cortesi e gentili; tanta infelicità dei nostri giorni è dovuta proprio a questi malevoli comportamenti. Il moltiplicarsi poi degli esempi pubblici e privati delle cattive maniere di molti modelli adulti, costituisce un alibi per i più giovani che non capiscono perché non debbano comportarsi allo stesso modo.
Cortesia quindi che libera dalla schiavitù dell’egoismo; non per niente ha scritto Eric Hoffer: “La villania o l’oltraggio sono l’imitazione della forza da parte di chi forte non è”. L’utente Ste rifletta su questa massima che lo riguarda da vicino. Il maleducato poi si fa del male da solo perchè si costruisce una “gabbia narcisistica” dentro la quale rimane prigioniero, perché tutti lo evitano.
Si sa però che essere gentili e cortesi nella nostra società attuale, tarantolata e arrivista, si viene presi per deboli e spesso anche messi da parte. A lungo andare però si riscuote l’interesse del nostro “capitale” investito mentre i male-educati, zotici e incivili, finiscono sovente sulla cronaca nera dei giornali. Prosit! Alla salute di Franco e dell’Avvocato.Sentite che bello il Sonetto di Dante (Rime XLVII):
Savere e cortesia, ingegno ed arte,
nobilitate, bellezza e riccore,
fortezza e umiltate e largo core,
prodezza ed eccellenza, giunte e sparte,
este grazie e vertuti in onne parte
con lo piacer di lor vincono Amore:
una più ch’altra ben ha più valore
inverso lui, ma ciascuna n’ha parte.
Onde se voli, amico, che ti vaglia
vertute naturale od accidente,
con lealtà in piacer d’Amor l’adovra,
e non a contastar sua graziosa ovra;
ché nulla cosa gli è incontro possente,
volendo prender om con lui battaglia.
Conoscenza e gentilezza, intelletto e arte,
ricchezza, bellezza e nobiltà,
forza e umiltà di cuore, coraggio e gloria,
sono arti e virtù che in tutto il mondo
attirano Amore e con la loro gioia
si rafforzano a vicenda.
Quindi, amico mio, per il vostro beneficio
è necessario usarle; e se qualcuno
vuol tentar loro guerra, nessun braccio
contro di lui mai avrà successo.
Nonno Eugenio.